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Come fermare il tempo, Matt Haig

“Tutto è incerto nella vita. Ecco la chiave per sapere di esistere nel mondo: l’incertezza. Naturalmente è per questo che qualche volta desideriamo tornare al passato: perché lo conosciamo, o crediamo di conoscerlo. È una canzone che abbiamo già ascoltato.”

Matt Haig

Il tempo è il vero protagonista di questo libro, fa capire come la volontà umana non è nulla a confronto del passare dei secondi, dei minuti e dei secoli.

Tom ha circa 400 anni, è nato il 3 marzo del 1581 ma a vederlo sembra quasi, volendo esagerare, ne dimostri una quarantina.
È affetto da una patologia chiamata anagerìa, una disfunzione che lo fa invecchiare molto lentamente, con tutte le conseguenze del caso.
Il problema principale di Tom è quello di dover continuamente cambiare vita, prima o poi le persone che gli stanno vicine iniziano a farsi domande quando si rendono conto che il tempo sembra non tener conto di lui, quando si rendono conto che nessuna ruga è comparsa sul suo volto, nessun capello bianco e nessun malanno.
Ed è così che il piacere di viaggiare diventa quasi un incubo quando si ritrova costretto a fuggire per preservare la propria esistenza, quando è costretto a mantenere l’anonimato per non finire sotto gli occhi di qualche scienziato subito pronto a far di lui una cavia da laboratorio.
Non è il solo però a condurre questa vita, esiste un comitato di persone affette dalla stessa patologia il cui compito è quello di identificare i propri simili, di preservarli e di aiutarli a cambiare vita quando il tempo è scaduto. Loro si definiscono gli “alba” per differenziarsi dai semplici umani, i cosiddetti “effimeri”.
L’unica regola per far parte di questa società è il non potersi innamorare, regola che Tom farà fatica a rispettare. Si innamora di Camille, una collega di un liceo di Londra.
Ma Camille non è l’unica donna che ha fatto parte della vita di Tom, 400 anni prima si innamorò di Rose con cui ebbe una figlia.
Ed è proprio la ricerca di questa figlia che diventa lo scopo principale dell’esistenza di Tom.

Mi sono perso tra le pagine di questo libro e ne sono rimasto affascinato. E’ uno di quei libri che mi ha portato a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni, ho trovato divertenti gli incontri che Tom ha avuto con i personaggi famosi delle varie epoche, personaggi che ha contribuito a rendere più umani.
Devo ammettere però che il romanzo porta alle stesse riflessioni lungo tutto lo sviluppo della storia, non c’è una vera e propria evoluzione del personaggio. La caratterizzazione dei personaggi secondari è poco sviluppata il che rende il romanzo approssimativo.
È una storia leggera, poco impegnativa e non lo dico con un’accezione negativa, un romanzo che si fa leggere e che tuttavia consiglio quando si cerca un qualcosa che ci estranei dal mondo e che non ci impegni troppo la mente.

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